CHIRURGIA PROTESICA

La protesi totale di ginocchio

Se il ginocchio è gravemente danneggiato dall’artrosi in tutti i suoi comparti, può risultare difficoltoso anche semplicemente camminare o salire le scale, oppure si può avvertire dolore continuo anche a riposo. In questi casi i trattamenti non chirurgici non sono più efficaci e bisogna prendere in considerazione la protesi totale del ginocchio (PTG). L’intervento di protesi totale del ginocchio è mirato ad eliminare il dolore, migliorare l’autonomia di marcia e la qualità di vita.

Larticolazione del ginocchio è formata dal femore (condili femorali), dalla tibia (il piatto tibiale) e anteriormente dalla rotula. Queste tre grosse ossa sono tenute insieme da un complesso capsulo-legamenti, e completano l’articolazione la presenza della cartilagine articolare e i due menischi.

Protesi totale di ginocchio - Prof. Marco Spoliti specializzato nella chirurgia robotica

La protesi totale di ginocchio consiste nella sostituzione della parte femorale e del piatto tibiale.

La protesi è costituita da leghe metalliche con componente principale di titanio. I materiali sono testati e biocompatibili, e attualmente  hanno ridotto al minimo il rischio di allergia. Fra le due superfici metalliche è interposta una componente di uno speciale materiale plastico ad elevata resistenza (polietilene) che facilita lo scorrimento delle componenti protesiche evitandone l’usura precoce.  A discrezione del chirurgo, poi, si può rivestire anche la rotula.

VANTAGGI PROTESI TOTALE DI GINOCCHIO

Uno dei vantaggi nell’utilizzo di protesi di ginocchio che risparmino i legamenti crociati, soprattutto il posteriore, è quello di migliorare la propriocezione del ginocchio.

Lo studio analitico del passo o gait analysis dei pazienti con protesi di ginocchio senza conservazione dei legamenti crociati, ha dimostrato come questi avvertano, sia in fase di salita ma soprattutto in quella di discesa, una sensazione di lieve instabilità del ginocchio causata dall’assenza dei crociati. Il mantenimento del legamento crociato posteriore permette al ginocchio di riacquisire sensazioni simili a quelle di un ginocchio normale.

Protesi totale di ginocchio - Prof. Marco Spoliti specializzato nella chirurgia robotica
Protesi totale di ginocchio - Prof. Marco Spoliti specializzato nella chirurgia robotica

Come si esegue l’intervento di protesi totale di ginocchio?

L’intervento può essere eseguito in anestesia spinale, addormentando la gamba mediante un’iniezione nella schiena, o eseguendo un blocco più periferico dei nervi che scendono lungo la gamba, il nervo sciatico e il nervo femorale. In casi meno frequenti e particolari, l’intervento può essere eseguito in anestesia generale, ma è consigliato sempre eseguire un blocco nervoso al risveglio dall’anestesia, in modo che l’effetto analgesico si mantenga per diverse ore dopo l’intervento. L’anestesista, al prericovero, determinerà quale tipo di anestesia sia più adatto per il paziente. Volendo semplificare la procedura d’impianto di una protesi del ginocchio, si possono individuare alcuni passaggi standard dell’intervento.

Preparazione delle superfici

In questa fase si asportano i residui di cartilagine, esponendo l’osso sub condrale in modo da avere una base di appoggio uniforme per la protesi.

Impianto delle componenti metalliche

Consiste nell’impiantare due componenti metalliche articolari, una per il femore e l’altra per la tibia, che costituiranno la nuova articolazione.

Posizionamento dell’inserto in polietilene tra le due componenti metalliche, del femore e della tibia: viene posizionato un inserto in polietilene, cioè di una plastica molto dura e resistente, che serve per creare una superficie di scorrimento tra le due parti metalliche.

Decorso post-operatorio

Dopo l’intervento di protesi totale di ginocchio (PTG) il paziente normalmente viene tenuto in osservazione presso un’apposita stanza definita “recovery room” per un periodo variabile da alcuni minuti a qualche ora. Il giorno dopo l’intervento verrà iniziata la mobilizzazione passiva del ginocchio operato con una particolare macchina detta kinetech, il paziente può essere mobilizzato in carrozzina e può, a seconda dei casi, iniziare la verticalizzazione e la deambulazione assistita da stampelle e con l’aiuto del fisioterapista.

Già nella prima giornata dopo l’intervento chirurgico è molto importante impegnarsi soprattutto ad eseguire esercizi per ottenere una completa estensione del ginocchio, anche se provocano dolore. La completa estensione del ginocchio è fondamentale per il corretto funzionamento della protesi di ginocchio e la corretta estensione si raggiunge soprattutto nei primi giorni dopo l’intervento, prima che iniziano a formarsi le cicatrici legate alla chirurgia stessa. 

Protesi totale di ginocchio - Prof. Marco Spoliti

Quali sono le principali complicazioni delle protesi di ginocchio? Quanto dura la protesi?

Come per tutti gli interventi, esistono delle complicanze generali e delle complicanze specifiche per l’intervento di protesi totale di ginocchio.

Le complicazioni che si possono verificare in seguito all’intervento di PTG sono le infezioni a livello del ginocchio, mancata guarigione della ferita chirurgica, la comparsa di una trombosi venosa profonda, il verificarsi della più temibile tromboembolia polmonare, lesioni nervose periferiche con deficit temporanei o permanenti, sanguinamento acuto, post-acuto o tardivo, anche grave e lesioni vascolari.

Complicanze specifiche sono rappresentate invece dalla possibilità che si verifichino fratture intra-operatorie durante l’impianto della protesi, che possono complicare l’intervento e rendere necessario eseguire atti chirurgici aggiuntivi per stabilizzare la frattura, le lesioni o rottura dell’apparato estensore del ginocchio, in particolare del tendine rotuleo, dalla instabilità della protesi, lussazione, formazioni di aderenze cicatriziali dolorose con necessità di re-intervento in artroscopia, rigidità articolare postoperatoria, calcificazioni eterotopiche. Per conoscere in maniera più dettagliata le complicazioni che possono comparire con gli interventi di protesi, si suggerisce di leggere attentamente il consenso informato e chiarire ogni dubbio al momento della visita.

La percentuale di sopravvivenza della protesi totale di ginocchio è molto buona. 

Gli studi più recenti mostrano una sopravvivenza dell’impianto anche maggiore al 90% a 15 anni di distanza dall’intervento. Questi risultati sono conseguenza del costante miglioramento dei materiali utilizzati, dei progressi ingegneristici e di design delle protesi, e dal miglioramento delle tecniche chirurgiche.

Tuttavia, sono sempre condizionati dalle caratteristiche del paziente e dalla gravità del quadro clinico preoperatorio. Pertanto è sempre necessario eseguire controlli ortopedici regolari, almeno ogni 1-2 anni, per controllare lo stato della propria protesi.

Cosa posso fare dopo una protesi totale di ginocchio?

Un fattore importante nel decidere se sottoporsi o meno ad un intervento chirurgico di protesi totale del ginocchio è capire cosa questa procedura può e cosa non può fare .

Più del 90 % delle persone che hanno avuto un’esperienza di protesi totale di ginocchio hanno verificato una notevole riduzione del dolore nel ginocchio e un significativo miglioramento della capacità di eseguire attività comuni della vita quotidiana.

Ma la PTG non vi permetterà di fare di più di quanto facevate prima di iniziare a soffrire di artrosi.

Con l’uso e un’attività eccessiva, l’inserto in polietilene di ogni protesi di ginocchio può usurarsi. L’eccessiva attività o l’essere troppo pesanti può accelerare questa usura e può condurvi troppo presto all’intervento di sostituzione della vostra protesi perché si è mobilizzata o è diventata dolorosa.

Protesi totale di ginocchio - Prof. Marco Spoliti Primario Ortopedia S.Camillo

E’ possibile anche praticare sport con la protesi?

E’ possibile praticare attività sportiva con la protesi al ginocchio.

A seguito di un intervento di protesi totale di ginocchio è consigliato fare lunghe passeggiate, trekking leggero ma possono anche essere praticati nuoto, golf, bicicletta ed altri sport a basso impatto. Sport più impegnativi e che implicano cicli ripetuti con carichi importanti o balzi (ad esempio corsa, tennis), seppur possibili, sono invece sconsigliati dato che possono determinare una usura precoce della protesi ed un suo fallimento.