Tecniche chirurgiche d’avanguardia

Artroscopia d'anca

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L’artroscopia dell’anca è una tecnica chirurgica innovativa, mini-invasiva, indicata per le persone giovani e sportive che sono afflitte da un dolore all’anca.

La patologia che più frequentemente viene curata attraverso l’artroscopia d’anca, e con i migliori risultati, è il conflitto femoro-acetabolare. Il conflitto femoro-acetabolare (o impingement femoro-acetabolare) è una alterazione anatomica dell’articolazione dell’anca, che determina un contatto prematuro e anomalo tra il femore e l’acetabolo (le due ossa che compongono l’articolazione dell’anca) e che provoca dolore. Questa condizione è più frequente nelle persone giovani e sportive, che data la loro attività sportiva hanno bisogno di eseguire movimenti ampi dell’anca, es. calciatori, ballerini e arti marziali. Questa è una delle cause più frequenti di dolore all’anca nelle persone giovani, e può diventare la condizione predisponente dell’artrosi.

Sintomi dell'impingement femoro-acetabolare

Il paziente riferisce dolore all’inguine, che si può irradiare alla coscia e al gluteo. Il dolore tipicamente diventa più intenso dopo l’attività sportiva, ma anche durante la posizione seduta. Ad esempio, può diventare molto fastidioso fare lunghi viaggi in macchina e stare seduti alla scrivania al lavoro.

Una volta fatta una diagnosi corretta di sindrome da conflitto femoro-acetabolare, il paziente può essere candidato a sottoporsi all’intervento chirurgico di artroscopia d’anca.

L'intervento di artroscopia d'anca: come funziona

Come avviene per gli altri interventi più conosciuti di artroscopia di spalla o ginocchio, anche quello dell’anca si esegue praticando 2 o 3 piccole incisioni di circa 1 cm a livello della regione laterale dell’anca, e introducendo due piccoli strumenti per operare, una telecamera e uno strumento operativo. Attraverso questi piccoli portali artroscopici, si può andare a riparare le lesione del labbro acetabolare (simile al menisco del ginocchio) e ripristinare la corretta anatomia dell’articolazione, in modo da eliminare questo conflitto tra il femore e l’acetabolo.

L’intervento può essere eseguito in regime di day-hospital e il paziente può essere dimesso il giorno successivo.

Dopo l’intervento, è molto importante che il paziente esegua un preciso programma di fisioterapia di almeno 3 mesi, che potrà essere personalizzato a seconda della tipologia di paziente, del danno riscontrato durante l’intervento, e delle richieste funzionali.

Artroscopia: cenni storici

L’artroscopia è una tecnica chirurgica mini-invasiva che permette di eseguire riparazioni di diverse strutture lesionate grazie a delle piccole incisioni cutanee, di circa 10-15 mm, attraverso le quali vengono inseriti appositi strumenti per eseguire l’intervento. Gli inizi di questa tecnica risalgono al 1920, grazie al lavoro di Eugen Bircher, ritenuto l’inventore dell’artroscopia al ginocchio. Il chirurgo giapponese Masaki Watanabe è stato invece il primo ad utilizzare l’artroscopia come intervento chirurgico. 

Attualmente è una tecnica chirurgica molto diffusa, che permette di eseguire numerosi interventi non solo a livello della spalla e del ginocchio, ma anche per risolvere problemi meno comuni e meno conosciuti dell’anca, della caviglia e del polso.